Campora San Giovanni

Campora San Giovanni (Campura San Giuvanni o Campura Santu Janni, nella grafia antica in dialetto camporese) è la principale frazione del comune di Amantea, in provincia di Cosenza, al confine con la provincia di Catanzaro.

Territorio

Campora si affaccia sul litorale tirrenico e si è sviluppata a partire dagli anni cinquanta su di un piccolo pianoro che domina un'area pianeggiante adiacente la spiaggia divenendo la frazione più estesa del comprensorio comunale tra Amantea e Nocera Terinese. Il paese è contornato da una collina adibita a viticoltura e olivicoltura.

Questa collina, altresì, digrada dolcemente verso il paese, offrendo un colpo d'occhio suggestivo: alla sinistra il golfo di Lamezia Terme mentre, dritto sulla linea dell'orizzonte, nelle giornate terse si scorge nel mare il vulcano Strombolicol suo pennacchio di fumo.

Dal porto turistico di Amantea, situato nella frazione di Campora San Giovanni, si possono raggiungere in breve tempo le Isole Eolie.

Monumenti

Una torre di notevoli dimensioni risalente al XIV secolo è l'unica costruzione di valore storico. La parte superiore della torre è adornata da mensole di coronamento. Tale torre viene denominata nel dialetto locale u Turriune

La Chiesa di Santa Filomena ad Augurato con la relativa Funtana du Peshcaru.   

Vi è anche chiesa di Sant'Anna a Mirabelli dove vengono custoditi dei Messali del XVII secolo

Di recente realizzazione sono invece il porto (2002) e la piazza "San Francesco da Paola" (2003), dedicata al santo patrono, il quale viene festeggiato dal 1º al 3 settembre. Nell'ambito di questa festa, che richiama fedeli dai paesi circostanti, si svolge una processione dove viene portata in spalla la statua del santo lungo le vie del paese (talvolta anche con un carro ornato di fiori e ex voto).

La chiesa principale è dedicata a San Pietro Apostolo (1956). La Curia ha deciso di costruire una nuova chiesa a causa dell'aumento della popolazione. Il 12 giugno 2010 alla presenza dell'arcivescovo di Cosenza-Bisignano, mons. Salvatore Nunnari, e di altre autorità locali viene finalmente inaugurata la nuova chiesa di San Pietro Apostolo.

 Tradizioni culinarie

Come tutta la cucina calabrese, deriva dall'origine contadina e marinara. Essa va dai piatti semplici e poveri a dolci di vera e propria bravura pasticciera, con un massiccio uso di insaccati e di carne suina.
Cucina contadina
La cipolla rossa detta la "grossa a collo di cigno"
La cucina contadina consta di svariati piatti e qui vengono citati alcuni tra i più usati:
Coria (o Frittule) 'ccu fasuli e cipulle: cotica di maiale con fagioli e cipolle rosse.
Frittata i Carunevale: è d'uso che nel martedì grasso ogni famiglia camporese faccia una frittata di spaghetti con ricotta fresca e salsiccia, questo perché dal giorno successivo (Mercoledì delle Ceneri) inizia il periodo di Quaresima, che sconsiglia l'uso della carne.
Patate 'ccu pipe e mulinciane: patate fritte con peperoni e melanzane, talvolta con l'aggiunta di cotiche o carne di maiale a stocchi.
La tipica frittata i Carunevale, piatto del Martedì Grasso
Minestra e fasuli: erbe dell'orto o aromatiche lessate e fatte soffriggere con fagioli, talvolta anche condite con peperoncino.
Mulinciane e pummaduari: sono le melanzane sott'olio con l'aggiunta dei pomodori freschi (piatto tipicamente estivo, molto rinfrescante).
Spezzatinu: è lo spezzatino di maiale con patate a stocchi e condite con sugo di pomodoro, tipico della festa patronale.
Pitticelle, sono delle paste fritte di farina a forma piatta, talvolta condite con l'aggiunta di fiori di zucca o fettine di zucchine, oppure olive sott'olio.
Cucina marinara
Pasta 'mbiancu e baccalà: è la pasta con il baccalà deliscato, fatta bollire e condita con l'aggiunta di olio d'oliva. Questo piatto è tipico dei tempi liturgici in cui la religione prescrive l'astinenza dalle carni (Avvento, vigilia di Natale, Mercoledì delle Ceneri, Venerdì Santo, vigilia di Pentecoste, vigilia dell'Assunzione)
Baccalà e patate vullute: è il baccalà bollito nel sugo di pomodoro con patate tagliate a tocchi grossi.
Alici fritte: sono le alici piccole fatte friggere nell'olio e insaporite con limone (o arancia).
Alici sutt'uaglio: sono le alici messe sott'olio, si mangiano con una fettina di pane condita con origano e pomodorini a tocchi.
Alici 'mpipate: sono le alici messe nella salsa di peperoni e peperoncini, anche queste si mangiano con il pane.
Dolci
Anche i dolci sono presenti nella cucina tipica camporese.
Cuzzupa: è un dolce tipico pasquale che può essere semplice o condito, oppure con un uovo di gallina al centro.
Bucchinotti o Buccunotti: tipici della tradizione calabrese, essi possono essere sia con marmellata d'uva o con cacao e uvetta.
Pani i castagna: è un dolce simile al castagnaccio, ma di dimensione più piccole e più spesso, è condito con pinoli, uvetta, noci e nocciole.
Turdilli: fritti, tipici del periodo natalizio hanno la forma di una spirale (o di una treccia) e sono immersi nel miele.
Vino
Degni di nota sono i vini locali generalmente rossi (i bianchi sono un'eccezione), sono alla base del pasto camporese, i più pregiati sono il Savuto e il Gallo.